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Mariana piange ancora il suo unico vero amore: Vasco. Un ventenne gettato in mare da un aereo, dopo orrende torture, perché difendeva un sogno. E nei diari che le ha lasciato sua zia, Mariana trova un'inquietante conferma: per una donna, in Brasile, l'amore non può essere una libera scelta. Trionfasse pure il socialismo, per le donne la libertà non ci sarà ancora per molto tempo. In quei diari c'è la storia della sua famiglia, i Nogueira Alencar. Ci sono donne che tentano di sfuggire alle tenaglie di tradizioni bigotte, doveri assurdi, mariti codardi; donne che osano cercare l'amore e finiscono segregate in convento. Era così nel passato, è drammaticamente così anche oggi. Mariana pensa al groviglio di sentimenti che divora sua sorella Leonor, sposata con un professore universitario che la tratta come una domestica, la considera un oggetto. Pensa a suo marito, armatore ricco e influente, che vive appeso ai propri affari, che lei conosce a stento, con cui fa l'amore per dovere. E quando la rabbia di Leonor sfocia in un clamoroso delitto, Mariana - che è un avvocato tenace e affermato - per riscattare decenni di oppressione decide di proteggerla... Ambientato in un Brasile splendido, sfiancato dalla corruzione e dai trafficanti di droga, questo romanzo è la storia di un assassinio perpetrato per vendetta. Ma è soprattutto un inno all'amore, un disperato appello al riconoscimento delle sempre neglette libertà delle donne.